Proprio qualche giorno fa rispondevo a questa domanda di un mio amico che ha da poco ultimato il suo primo progetto con Arduino. Ha realizzato tutto su breadboard e dopo tentativi, aggiustamenti e cambi, ha praticamente "finalizzato" la sua progettazione. A me piace chiamarlo design by attempt e, se siete interessati a seguire un percorso nell'elettronica, scoprirete che anche per progetti molto complessi si finisce sempre a fare qualche tentativo: a volte, prima di chiudere un prodotto se ne passano 3-4 sbrogli prima di poter mettere la parola fine. Forse.
Quando si passa dalla breadboard alla progettazione vera e propria serve ovviamente uno strumento che aiuti in questo percorso: un CAD è per l'appunto uno strumento di ausilio allo sviluppo di un progetto, e un CAD elettronico ha tutte le feature necessarie per fare progettazione elettronica. Tuttavia, immergersi in un CAD elettronico è un'esperienza lunga, faticosa e costellata di errori. Rassegnatevi all'idea che i primi progetti avranno più problemi per non conoscere lo strumento in sé che per aver commesso errori relativi al progetto in quanto tale. Spesso, basta un nome sbagliato di una net per ritrovarsi con un errore sul circuito stampato finale (una net è un ramo di connessione tra due parti di un circuito, e ricordate queste parole: una net list ordinata è la differenza tra una progettazione andata a buon fine e una disastrosa).
Già: ma con quale CAD elettronico cominciare? Se siete giunti a questo articolo probabilmente siete alle ricerca di un prodotto. Forse vi siete già fatti un'idea, forse avete già letto tante cose in giro, forse vi frullano per la testa delle sigle. Lungi da me entrare in una delle solite guerre di religione che spesso tormentano il web tra cosa è meglio di cosa. Però posso dire con estrema sicurezza che ci sono due punti che dovete evitare nella maniera più assoluta durante questa scelta:
- Evitare di dedicare tempo e risorse (magari anche economiche) a CAD che a stento superano la dimensione di prodotto hobbistico. Dispiace dirlo. E fa male sentirlo dire soprattutto da un informatico che sa perfettamente che tutti i grandi prodotti sono nati a partire da due componenti fondamentali: la passione e la dedizione. Tuttavia, voi volete fare le cose sul serio. E il fatto che quello strumento sia dato gratis, o che per qualche strano motivo sia preso a cuore da una community a punto da eleggerlo "strumento indispensabile", non significa che fa per voi a tutti i costi. Per imparare ad usare un CAD occorrono anni, ed un CAD deve fornire degli strumenti minimali per fare buona progettazione elettronica. Due su tutti: uno strumento di ERC e di DRC. Il primo è acronimo di Electrical Rule Checking, ed è uno strumento di verifica formale che vi permette di valutare la presenza di grossolani errori di progettazione nel disegno del circuito (badate bene: non vi dirà mai che quel circuito è sbagliato, vi dice solo che avete violato delle regole minimali; la semantica del progetto è altra cosa - Sic!). Il secondo è acronimo di Design Rule Checking ed è uno strumento di verifica fondamentale per la fase di sbroglio del circuito (un DRC configurato bene è TUTTO), che vi segnala eventuali sovrapposizioni di rami di connessione, violazione delle regole di produzione, ecc,ecc. Quindi, lasciate stare prodotti troppo semplici: voi volete fare le cose sul serio, e vi occorre un prodotto serio.
- L'ultima frase del punto di cui sopra genera un altro errore da evitare come la peste: lasciate stare CAD mastodontici, blasonati e ultra complessi. Altium, Orcad, Allegro, Pulsonix sono solo i nomi dei più famosi e complessi CAD che troverete in giro. Se già avete visitato i loro siti web super-sexy, pieni di video incredibili, immagini mozzafiato che vi faranno sentire il più evoluto progettista elettronico del mondo, sappiate che siete caduti nella sindrome che io chiamo "solo il meglio per fallire". È una sindrome molto diffusa ai giorni nostri tra chi ha una passione di qualunque tipo. Voglio comprare la moto? Solo quella da €30.000! Voglio una bici? Solo quella da €3000. Voglio un CAD elettronico? Solo quello da €10.000 a licenza, con miliardi di strumenti che non userò mai - ma non si sa mai nel caso.
Sbagliato. Reset your head! Se state leggendo questo articolo, voi di progettazione elettronica non ne sapete niente. E se partite da uno di quei programmi o fallirete miseramente, o abbandonate dopo 2-3 giorni. Occorrono mesi di duro lavoro per capire i meccanismi di base della progettazione e, soprattutto, della realizzazione del PCB. Avrete bisogno di fare delle cose e fare degli errori. Ma c'è una cosa di cui non avete proprio bisogno: che lo strumento di aiuto vi si ritorca contro. Non sto dicendo che magari un giorno non finirete la. E ci sono decine di ottimi motivi per usare uno di questi strumenti. Ma non è il momento. Le ossa prima di tutto.
6 comments
wow, articolo molto serio nonchè sincero e imparziale, sono molti di noi che hanno questa stupidità italianizzante di avere sempre e solo il meglio per forza, come se fosse l' unica scelta possibile...
Ma è anche vero che è sempre più difficile avvicinarsi alla modernità dei programmi per cad elettronico e spesso e giustamente le aziende che creano questi software rilasciano piccoli demo su cui fare dei piccoli lavori che spesso limitano l' esperienza conoscitiva a quasi nulla e per lo più faticante alla comprensione.
E', dunque vero, che nella vita generalmente bisogna impegnarsi un pò di più e vincere l' inerzia Italiana che è dentro al nostro dna, siamo quasi tutti degli zombie e spenti di buone idee creative.
Grazie Carmine Noviello per questo articolo altisonante! 🙂
Muy buena teoría, mas me gustaría saber si es usted Carmine Noviello el sobrino de Ennio y hijo de Massimo . Me placer tener comunicación.
Hola, soy yo (lo siento por mi español)
Sono capitato per caso su questo blog. L'articolo mi pare molto equilibrato. Posso suggerire l'uso di KiCad? È sviluppato e utilizzato (tra l'altro) da alcune persone del CERN e possiede alcune features presenti solo su EDA blasonati e costosi come il routing di piste bilanciate e la gestione delle microonde. È completamente gratuito e Free / Open Source, lo sviluppo è molto attivo e non ha limiti di sorta per dimensioni o strati dei circuiti stampati. Fra non molto avrò terminato anche di tradurre tutti i suoi manuali in Italiano mentre il programma è già tutto tradotto.
Visto il costo, secondo me, vale la pena spenderci un po' di tempo e farsi le ossa, chissà che non sia sufficiente per le proprie esigenze...
Per informazioni: http://kicad-pcb.org/
Alcuni esempi: http://kicad-pcb.org/made-with-kicad/
Saluti e complimenti per l'ottimo articolo!
Senza dover sborsare un capitale per CAD blasonati e tempo per imparare ad utilizzarli, per esperienza professionale, consiglio fortemente DipTrace (https://www.diptrace.com/it/) che batte Eagle 10:1
Come CAD, dopo aver provato con LiKad ed altri abbastanza macchinosi, personalmente ho optato e tuttora utilizzo, con soddisfazione il pacchetto multi piattaforma (Windows e Mac) , ora alla versione 5.0.
Un CAD intuitivo al punto che quasi non serve il manuale utente. (Provare per credere)
Invece per quanto riguarda la progettazione hardware, utilizzo i CAE LTSpice e Multisim.
Infine, come ambiente di sviluppo firmware, utilizzo il pacchetto IDE di ST utilizzando altresì le schede Nucleo per le varie tipologie di progetti.